Il direttore delle poste filippine, il generale a riposo Nicasio P. Rodriguez, ricevette una busta nel febbraio del 2000 dal signor Rey E. De la Cruz residente negli Stati Uniti a Glenview, in Illinois.

Una volta sedutosi alla sua scrivania, il direttore Nicasio P. Rodriguez si mise a leggere quanto era contenuto. Rey E. De la Cruz di professione educatore, portava a conoscenza del funzionario la meritevole storia di un giocatore di tennis filippino, che aveva portato gloria ed onore al paese cinquant’anni prima.

Rey E. De la Cruz ricordava come Felicisimo Ampon avesse ottenuto risultati unici ed eccezionali, che lo portarono a contendere i maggiori tornei al mondo con i migliori giocatori del tempo.

Rey E. De La Cruz concludeva la lettera sottoponendo la richiesta di emissione di un francobollo celebrativo di Felicisimo Ampon e della sua mirabile carriera.

Rey E. De La Cruz sapeva che la sua richiesta era di difficile accoglimento, così scrisse al Philippine Daily Inquirer, spiegando la vicenda di Felicisimo Ampom e la legittima richiesta.

Fu così, che il maggior quotidiano del paese e la prima firma Recah Trinidad fece propria la causa.

Mercoledì 22 marzo 2000 fu pubblicato sull’Inquirer, così chiamato dai lettori, la lettera di Rey E. De La Cruz perché la sua richiesta divenisse pubblica.

“Mighty mite”, “lo scricciolo potente” veniva chiamato così il prodigioso Felicisimo Ampon, ebbe una carriera di tennista professionista che durò tre decenni.

Il filippino era davvero piccolo e la sua altezza non superava il mero e cinquanta, compensando quel limite con intelligenza ed una grinta fuori dal comune. Sovente incontrava giocatori che lo superavano di oltre quaranta centimetri, come Budge Patty il primo della classifica mondiale nel 1950, che sconfisse a Parigi.

Felicisimo aveva un nome davvero originale, perché il padre – che fu il suo primo maestro –  era tanto felice alla sua nascita che quello era il solo nome che gli fosse venuto in mente.

Nel decennio tra la fine degli anni quaranta e cinquanta ottenne risultati davvero notevoli, sconfiggendo tutti i migliori da Tony Trabert a Vic Seixas.

Vinse il torneo di consolazione per i primi perdenti a Winbledon nel 1948, i giochi Panamericani nel 1950 battendo Talbert e Brown (le Filippine al tempo erano statunitensi), ottenne i quarti di finali a Parigi nel 52 e 53, vinse Colonia nel 1951 sconfiggendo il ceco Jaroslav Drobny, a quel tempo uno dei migliori in assoluto. Tra le sue tante vittore anche il torneo di doppio misto a Roma nel 1951 con l’americana Shirley Fry contro Doris Hart ed un giovane Lennart Bergelin, che fu l’allenatore e mentore di Bjorn Borg.

Una carriera lunghissima che lo portò ad affrontare vicino alla quarantina anche Rod Laver, il migliore degli anni sessanta, uscendone sconfitto in cinque set.

Sportivo dell’anno delle Filippine nel 1951, Felicisimo Ampon difese la bandiera nazionale nella coppa Davis per oltre trent’anni disputando la sua ultima partita nel 1968 a quasi cinquant’anni sconfiggendo il giapponese Toshiro Sakai, che era più giovane di lui di ventisette anni e che valeva i primi cento del mondo.

Ma vi è qualcos’altro che emerge da una vita tanto sorprendente, si racconta che Felicissimo Ampon, durante gli anni dell’occupazione giapponese, imparò la lingua del nemico per raccogliere informazioni dagli alti ufficiali che giocavano con lui al circolo di Manila ed inviarle alla resistenza.

La storia di un uomo eccezionale nello spirito e tanto comune nel fisico non sappiamo se ha trovato la risposta che cercava il Signor Rey E. De la Cruz.

Abbiamo scritto alle poste filippine di Manila per chiedere se è stata se vi è poi stata un’emissione di un francobollo celebrativo di Felicisimo Ampon, ma alla data odierna il servizio relazioni esterne non ci ha risposto e non sappiamo se la storia ha avuto un lieto fine.

28 agosto

 

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