Martedì 23 marzo 1954 il giovane Albert Lamorisse si presentò di prima mattina all’ufficio brevetti di Parigi, al numero 13 di Boulevard Saint Martin.

Poche settimane prima, aveva ricevuto tutte le informazioni per redigere la domanda per il deposito del brevetto di un gioco da tavolo dal titolo flamboyant, non traduco, “La Conquête du Monde” (“La conquista del Mondo”), in seguito divenuto celebre come Risk o Risiko!.

Lo scopo del gioco da tavola è la conquista del mondo attraverso l’occupazione militare di territori adiacenti, tirando i dadi e cercando di eliminare i difensori prima di prenderne possesso.

Il gioco subì negli anni parecchie modifiche, prima di arrivare alla formula definitiva che conosciamo. Il successo fu mondiale, abbiamo versioni inglesi, americane e tedesche, ed italiane e chissà quante altre. Siamo certi che molti dei lettori di Altriorienti hanno una scatola di Risiko a casa, succedaneo e concorrente della nazionale tombola nel giorno di Natale.

Le nostre fonti cinesi non ci confermano la presenza di Risiko a Pechino.

Al contrario un articolo di Craig Hill, “China claims territories of 23 countries, even though it only has borders with 14”, ricorda che le pretese territoriali cinesi superano di gran lunga le aspirazioni di un qualsiasi giocatore di Risiko.

Le ambizioni cinesi si fondano su antiche mappe relative alla massima espansione degli imperi cinesi e sulle scorribande dei corsari dell’imperatore, analoghe richieste potrebbe così avere Roma da Lisbona ad ovest fino Baku ad est, dal vallo Adriano a nord fino a Khartum a sud. Ma Atene potrebbe pretendere Kabul e l’Hindu Kush, forse gli inglesi la metà delle terre emerse.

La faccenda assume spesso delle colorazioni inaspettate, che lascerebbero senza parole lo stesso Albert Lamorisse, il creatore di “La Conquête du Monde”, perché nel Risiko cinese non viene rispettato neppure il principio della contiguità, sovente la Cina pretende terre emerse o giacimenti sottomarini ad oltre 1000 km dalle proprie coste.

Tra le bizzarrie ricordiamo la siberiana Vladivostock, russa ma cinese per storia e diritto e la pretesa delle isole Hawaii, che fecero dire ad una divertita Hillary Clinton, allora segretario alla difesa, che se la Cina aveva qualche pretesa avrebbe dovuto esporre le proprie ragioni in un tribunale internazionale.

Prima di tornare alla lista di Pechino, alla disperata ricerca di proteine, acqua e risorse per i suoi abitanti dagli appetiti crescenti, ricordo che “La Conquête du Monde” non fu la sola creazione di Albert Lamorisse e neppure la migliore, perchè ci regalò un meraviglioso cortometraggio che vinse un premio a Cannes ed un premio Oscar con il film “Il palloncino rosso” nel 1957.

E’ la storia di un bambino parigino di nome Pascal, che trova un palloncino rosso legato ad un lampione. Pascal libera il palloncino, accorgendosi che questo ha un’anima e la volontà di seguirlo per diventarne amico. La scena attira gli sguardi sorpresi di molti, l’invidia di altri bambini ed il biasimo di uomini di fede, perchè Pascal era entrato in una chiesa con sua nonna ed il palloncino.

Camminando per le vie della città scopre una bimba con un palloncino simile al suo, ma di colore blu, che la segue per i boulevard. Il palloncino rosso sarà distrutto da alcuni ragazzini bulli, ma tanti altri palloncini verranno a consolare Pascal per farlo volare via, in un finale tanto poetico che ricorda Miracolo a Milano di De Sica.

 

1 settembre 

 

Si veda:  Animazione del Times of India delle pretese territoriali cinesi

La lista di Hill è la seguente

  • Afghanistan Provincia afgana di Bahdashan (nonostante il trattato del 1963, la Cina continua a invadere il territorio afghano).
  • Bhutan Enclavi bhutanesi in Tibet, vale a dire Cherkip Gompa, Dho, Dungmar, Gesur, Gezon, Itse Gompa, Khochar, Nyanri, Ringung, Sanmar, Tarchen e Zuthulphuk. Anche Kula Kangri e le aree montuose a ovest di questo picco, oltre al distretto occidentale di Haa del Bhutan
  • Brunei Mar Cinese Meridionale in particolare Isole Spratly
  • Birmania La Cina rivendica vaste aree della Birmania su precedenti storici (dinastia Yuan, 1271-1368). Ci sono controversie di confine non specificate con la Birmania.
  • Cambogia La Cina ha, a volte, rivendicato parti della Cambogia su precedenti storici (dinastia Ming, 1368-1644)
  • Corea del nord Montagna Baekdu e Jiandao. La Cina ha anche occasionalmente rivendicato tutta la Corea del Nord per motivi storici (dinastia Yuan, 1271-1368). Pakistan Il territorio è ancora rivendicato unilateralmente dalla Cina, nonostante la Cina abbia firmato numerosi accordi.
  • Corea del Sud Parti del Mar Cinese Orientale. La Cina ha anche occasionalmente rivendicato tutta la Corea del Sud per motivi storici (dinastia Yuan, 1271-1368).
  • Filippine Parti del Mar Cinese Meridionale, in particolare Scarborough Shoal e le Isole Spratly Russia 160.000 chilometri quadrati ancora rivendicati unilateralmente dalla Cina, nonostante la Cina abbia firmato numerosi accordi.
  • India Aksai Chin (parte di Jammu e Kashmir), Demchok, Chumar, Kaurik, Passo Shipki, Jadh e Lapthal Shaksgam Valley, Tibet meridionale (parte dell’Arunachal Pradesh controllato dall’India), Tratto Trans-Karakoram 10)
  • Indonesia Parti del Mar Cinese Meridionale.
  • Giappone Parti del Mar Cinese Orientale, in particolare le Isole Senkaku. Inoltre, a volte, le isole Ryukyu, sulla base del fatto che il regno completamente indipendente di Ryukyu era un tempo uno stato vassallo della Cina. Il Regno di Ryukyu terminò le relazioni tributarie con la Cina nel 1874.
  • Kazakistan Ci sono continue rivendicazioni unilaterali da parte della Cina sul territorio del Kazakistan, nonostante nuovi accordi, a favore della Cina, firmati ogni pochi anni.
  • Kirghizistan La Cina rivendica la maggior parte del Kirghizistan sulla base del fatto che è stata ingiustamente costretta a cedere il territorio (che aveva precedentemente conquistato) alla Russia nel XIX secolo.
  • Laos La Cina rivendica vaste aree del Laos su precedenti storici (dinastia Yuan, 1271-1368)
  • Malesia Parti del Mar Cinese Meridionale, in particolare le Isole Spratly
  • Mongolia La Cina rivendica tutta la Mongolia su precedenti storici (dinastia Yuan, 1271-1368). Infatti, la Mongolia, sotto Gengis Khan, occupò la Cina.
  • Nepal La Cina rivendica parti del Nepal risalenti alla guerra sino-nepalese nel 1788-1792. La Cina afferma di essere parte del Tibet, quindi parte della Cina.
  • Pakistan, parti prossime ai confini nel Kashmir e Ladakh
  • Russia 160.000 chilometri quadrati ancora rivendicati unilateralmente dalla Cina, nonostante la Cina abbia firmato numerosi accordi. La maggior parte della Siberia.
  • Singapore Parti del Mar Cinese Meridionale.
  • Taiwan La Cina rivendica tutto Taiwan, ma controversie particolari sono: Macclesfield Bank, Isole Paracel, Scarborough Shoal, Isole Senkaku, parti del Mar Cinese Meridionale e Isole Spratly.
  • Tagikistan La Cina rivendica parti del Tagikistan su precedenti storici (dinastia Qing, 1644-1912).
  • Vietnam La Cina rivendica gran parte del Vietnam su precedenti storici (dinastia Ming, 1368-1644). Inoltre: Macclesfield Bank, Isole Paracel, parti del Mar Cinese Meridionale e Isole Spratly.

    

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