A presentarmelo nella primavera del 2017 (credo) è stato Michele Capozzi, regista ed amico.

Diceva che Teddy era una specie di genio marginale, uno che faceva cabaret nei teatri off del Village, ma che avrebbe potuto scrivere editoriali per il New York Times, se solo si fosse svegliato prima delle tre del pomeriggio.

Michele amava quell’ambiente vibrante e un po’ sgangherato dove si incontrano i comici falliti, i filosofi senza cattedra e i veri talenti. Quei circuiti secondari che sono tutto fuorché secondari: là dove il talento si nasconde, si sperimenta, e poi magari, con un po’ di fortuna o di follia, si rivela. Mi parlava spesso di lui, davanti ad un bicchiere al Boat Basin cafè, in quel tratto di fiume addomesticato lungo l’Hudson dove Michele aveva la sua barca: “Tu dovresti ascoltare Teddy. È fuori di testa, ma è lucido. Un tipo che cita Foucault e poi fa il verso a Trump in falsetto. Sta in bilico tra il genio e il disagio, me lo confermato pure Ferlinghetti.”

Non so bene che cosa stia facendo ora, difficile che lo sappia anche lui. Qualche giorno fa, l’ho sentito, avevo il numero annotato in un quarto di copertina di un libro di De Lillo, che mi aveva regalato Michele.

“Teddy,” gli ho detto, “che cazzo sta succedendo in America?”

Lui ha riso, di quella risata nasale che sembra venire da una sala prove senza finestre.
E poi mi ha detto: “Aspetta. Ti mando una cosa, su quella testa orange, sarebbe piaciuta a Michele ed a Lawrence se fosse vivo, il nostro amico poeta, ti ricordi quella sua poesia sul cane di Nixon alla Casa Bianca …

Fattelo dire baby
Devo dirtelo baby
Devo confessarlo agli Americani—
Anche quando gli sto leccando le scarpe
Il mio padrone letteralmente mi terrorizza!

L’ha chiamato Orange is the New God.
Uno scrimpie, come lo chiama lui: dieci minuti, forse quindici. Un frammento. Una visione.
E mi ha aggiunto, senza pathos:

“Se vuoi, puoi anche pubblicarlo sul tuo sito. Lo dedico a Michele … alla prossima.”

 

ORANGE IS THE NEW GOD – ATTO I

You open your eyes and—bam—
the president’s orange.
Straight-up traffic cone lookin’ motherfucker.
Cheeto with clearance to bomb Syria.
Sunset with no poetry, just skin spray.

Apri gli occhi — sbam —
il presidente è arancione.
Tipo un cazzo di cono stradale con i codici nucleari.
Un Cheeto autorizzato a bombardare la Siria.
Un tramonto senz’anima, solo spray abbronzante e vanità da discount.

And you go:
Nah. This ain’t real. Where’s the prank?
Where’s Ashton, that punk?
But nah.
It’s real.
He’s signing stuff.
Executive orders, man—
with a Sharpie, like a preschooler
who just found God and a double espresso.

E tu pensi:
No dai. Non può essere vero.
Dov’è lo scherzo? Dov’è Ashton, quel pirla?
Ma no.
È tutto vero.
Sta firmando roba.
Decreti esecutivi, amico—
con un pennarello nero,
come un bimbo dell’asilo
a cui hanno dato Dio e un doppio caffè in lattina.

You know what this was?
Not politics.
Prophecy.
Like Revelations, rewritten by Fox News,
edited by Walmart,
sponsored by MyPillow and a back-alley preacher
who sells salvation in bulk.

Sai cos’era?
Non politica.
Profezia.
Tipo l’Apocalisse, ma riscritta da Fox News,
corretta da Walmart,
e sponsorizzata da MyPillow
insieme a un predicatore da vicolo
che vende redenzione al chilo.

And boom—new faith.
Welcome to the Church of Evangelical Capitalism™
One commandment only:
Thou shalt not fact-check thy Messiah.

E boom — nuova fede.
Benvenuto alla Chiesa del Capitalismo Evangelico™
Un solo comandamento:
Non verificherai le fonti del tuo Messia.

You remember when presidents read books?
Now we got one who reads tweets
like they’re goddamn entrails of pigeons.

Ti ricordi quando i presidenti leggevano libri?
Adesso abbiamo uno che legge i tweet
come se fossero viscere di piccione in cerca di presagi.

“Covfefe”
—sacred syllable.
Decoded by MAGA priests,
around trash fires in abandoned KFC parking lots.

“Covfefe”
—una sillaba sacra.
Decifrata da sacerdoti MAGA,
intorno a fuochi improvvisati nei parcheggi abbandonati del KFC.

“What did He mean, brothers?”
“A sign of war?”
“Nah… gluten-free pancake recipe from the divine.”

“Che voleva dire, fratelli?”
“Un segnale di guerra?”
“No… una ricetta divina per pancake senza glutine.”

You laugh.
But somewhere in Oklahoma,
there’s a guy named legally Covfefe Liberty Johnson.
And he votes. Twice.

Tu ridi.
Ma da qualche parte in Oklahoma
c’è un tizio registrato all’anagrafe come Covfefe Liberty Johnson.
E vota. Due volte.

ORANGE IS THE NEW GOD – ATTO II

You wanna know the real problem?
America?
Never been a country.
Just a TV show
that got renewed too many damn seasons.
Pilot aired in 1776,
finale keeps getting pushed back ‘cause the ratings are fire.

Vuoi sapere qual è il vero problema?
L’America?
Non è mai stata un Paese.
È sempre stata una serie TV,
con troppe stagioni, troppe.
La prima puntata nel 1776.
Il finale? Rinviato.
Perché gli ascolti vanno ancora da paura.

And Trump?
Trump’s the spin-off nobody ordered,
but now it’s on every goddamn channel.
Even PBS is like,
“Fuck it, put him on.”

E Trump?
Trump è lo spin-off che nessuno voleva,
ma adesso è su ogni maledetto canale.
Persino PBS ha detto:
“Fanculo, mettiamolo in onda.”

People say,
“But Teddy, democracy, man. It’s sacred!”
Yeah.
So’s Santa Claus.
Still wouldn’t let that dude nominate a judge.

La gente dice:
“Ma Teddy, dai… la democrazia è sacra!”
Sì, certo.
Come Babbo Natale.
Ma non per questo gli fai scegliere i giudici della Corte Suprema.

Trump didn’t wreck America.
He flipped on the lights
at 3AM
inside a Taco Bell bathroom.
Now we all see the rats.
The ketchup packets.
The broken toilet labeled ‘Senate.’

Trump non ha rotto l’America.
Ha solo acceso la luce
alle tre di notte
nel cesso di un Taco Bell.
E ora vediamo i topi.
Le bustine di ketchup scadute.
Il cesso rotto con su scritto “Senato”.

And the kicker?
They loved it.
Not in spite of the mess—
because of it.
‘Cause in this country,
chaos is comfort food.

E la beffa?
A loro è piaciuto.
Non nonostante il disastro—
grazie al disastro.
Perché qui,
il caos è come il cibo spazzatura:
consola. E ingrassa l’anima.

And orange?
Orange is the color of warning signs,
prison jumpsuits,
and the skin of a man who thinks empathy is for losers.

E l’arancione?
L’arancione è il colore dei cartelli di pericolo,
delle tute da carcerato,
e della pelle di uno che crede che l’empatia
sia roba da perdenti.

Orange…
Orange is the new God.

Arancione…
Arancione è il nuovo Dio.

ORANGE IS THE NEW GOD – ATTO III

And then—
he started showin’ up in dreams.
Not just mine, man.
Everywhere.

E poi—
ha cominciato a comparire nei sogni.
Non solo nei miei, fratello.
Dappertutto.

Trump at the Last Supper,
passin’ McNuggets like communion.
Extra sauce. Body of Christ optional.

Trump all’Ultima Cena,
che passa McNuggets come fossero ostie.
Salsa extra.
Il Corpo di Cristo? Facoltativo.

Trump parting the Rio Grande,
not with a staff—
with golf clubs and a red cap,
talkin’ ‘bout ratings.

Trump che apre in due il Rio Grande,
non con un bastone,
ma con un set da golf e un cappellino rosso,
parlando di ascolti.

Trump floatin’ upward,
not in holiness,
but in a cloud of Axe body spray
and self-confidence too thick to pierce.

Trump che levita,
non per santità,
ma in una nube di deodorante Axe
e autostima troppo densa per bucarla.

And I thought:
Yo, this ain’t politics anymore.
This is a sitcom from space.
Written by Andy Kaufman,
directed by a blender on meth,
and brought to you by Walmart’s discount aisle.

E ho pensato:
Fratello, questa non è più politica.
È una sitcom arrivata dallo spazio.
Scritta da Andy Kaufman,
diretta da un frullatore in overdose,
e trasmessa dal reparto offerte di Walmart.

Every episode—
a twist.
Porn star.
Payoff.
Mugshot.
Meme.
Prophecy.

Ogni puntata —
un colpo di scena.
Porno star.
Pagamento in nero.
Foto segnaletica.
Meme.
Profezia.

And still—no one flinches.
They chant.
They click.
They tithe through merch drops.
‘Cause facts are dull.
But this orange bastard?
He’s never dull.

E ancora — nessuno sbianca.
Cantano.
Cliccano.
Offrono la decima attraverso lo shop online.
Perché i fatti sono noiosi.
Ma quell’arancione bastardo?
Lui no.
Lui non è mai noioso.

Maybe that’s it.
Maybe that’s the gospel now:
Don’t be kind.
Don’t be deep.
Don’t even be true.
Just be loud.
Be orange.
And never fucking apologize.

Forse è questo il nuovo Vangelo:
Non essere gentile.
Non essere profondo.
Neanche sincero.
Basta che fai casino.
Che sei arancione.
E che non chiedi mai scusa, manco morto.

Orange is the new God.

Arancione è il nuovo Dio.

ORANGE IS THE NEW GOD – ATTO IV

What if none of this is real?
Like, for real for real?

E se niente di tutto questo fosse reale?
No, davvero.
Cioè, tipo sul serio sul serio?

What if America ain’t a country
but a fever dream sponsored by Doritos?

E se l’America non fosse un Paese,
ma una febbre sponsorizzata dai Doritos?

What if Trump ain’t even a man—
just a code glitch,
spat out by your uncle’s Facebook rage
and a long-ass hate boner for quinoa?

E se Trump non fosse nemmeno un uomo—
ma un bug,
una scorreggia digitale
generata dai post incazzati di tuo zio su Facebook
e da un’erezione lunga trent’anni contro la quinoa?

What if the flag’s just a towel?
And the eagle?
Drunk off Monster Energy, screaming at pigeons in Union Square?

E se la bandiera fosse solo un asciugamano?
E l’aquila?
Ubriaca di Monster Energy,
che urla contro i piccioni a Union Square?

People say Trump broke politics.
Nah.
Politics was already a clown car—
he just showed up and leaned on the horn.

Dicono che Trump ha rotto la politica.
Ma va.
La politica era già una macchina da clown—
lui è solo salito e ha suonato il clacson.

And now we live in it.
All of us.
Twenty trillion in debt,
four billion guns,
and a TikTok preacher every six seconds
telling you how Jesus loves Bitcoin.

E adesso ci viviamo dentro.
Tutti quanti.
Ventimila miliardi di debito,
quattro miliardi di armi,
e un predicatore su TikTok ogni sei secondi
che ti dice che Gesù ama i Bitcoin.

God bless America!
God… bless… algorithms!

Dio benedica l’America!
Dio… benedica… gli algoritmi!

Our Father who art in Mar-a-Lago,
hallowed be thy steak.
Thy golf swing come.
Thy tweets be done.
On earth as it is in cable news.

Padre nostro che sei a Mar-a-Lago,
sia santificata la tua bistecca.
Venga il tuo swing.
Sia fatta la tua timeline.
Come in TV, così in terra.

You think this is satire?
Nah, babe.
This is a pilgrimage.
Through noise. Through neon.
Through a soup of meaning that boiled down to dust.

Pensi che sia satira?
No, tesoro.
Questa è una pellegrinazione.
Tra il rumore. Tra il neon.
Dentro una zuppa di senso evaporata in polvere.

And at the end?
What’s there?
Peace?
Nah.
Just another red cap.
Just another sale.
Just another campaign remix.

E in fondo?
Cosa trovi?
Pace?
Ma figurati.
Un altro cappellino rosso.
Un’altra offerta speciale.
Un altro remix da campagna elettorale.

Orange…
ain’t just the new God.
Orange is the color of forgetting.
Of screens glowing in the dark.
Of fried chicken at midnight.
Of sunsets on a planet we ghosted.

Arancione…
non è solo il nuovo Dio.
È il colore dell’oblio.
Dello schermo che brilla nel buio.
Del pollo fritto a mezzanotte.
Dei tramonti su un pianeta che abbiamo lasciato col messaggio “visualizzato”.

Roll credits.
Fade to orange.

Scorrono i titoli.
Sfuma in arancione.

ORANGE IS THE NEW GOD – ATTO V

Ladies and gentlemen,
boys, girls, influencers, hustlers—
welcome.
To the End.
Brought to you by Pepsi™.
Now with extra fluoride and no meaning.

Signore e signori,
ragazzi, ragazze, influencer, venditori d’anime—
benvenuti.
Alla fine.
Offerta speciale, gentilmente sponsorizzata da Pepsi™.
Ora con più fluoro e zero significato.

Please remain seated inside the democracy
at all times.
Do not reason.
Do not resist.
Do not stop posting.
This ain’t a simulation.
This ain’t satire.
This is Tuesday.

Per favore, restate seduti all’interno della democrazia
per tutta la durata dell’esperienza.
Non ragionate.
Non opponete resistenza.
Non smettete di postare.
Questa non è una simulazione.
Non è satira.
È martedì.

Tonight, the President live-streams his dreams.
He’s ridin’ a T-Rex bareback,
kissin’ the Constitution like a teddy bear soaked in gasoline.
He whispers to Elon Musk in fluent Aramaic
while trading NFTs of the Last Supper.

Stasera, il Presidente trasmette in diretta i suoi sogni.
Sta cavalcando un T-Rex a culo nudo,
abbracciando la Costituzione come un orsacchiotto fradicio di benzina.
Sussurra ad Elon Musk in aramaico fluente
mentre scambia NFT dell’Ultima Cena.

And the people?
They clap.
Because deep down,
we wanted this.
We begged for it.
A politics you can meme.
A god you can tag.
A theology you can buy in five colors
at the airport.

E il popolo?
Applaude.
Perché, in fondo,
lo volevamo.
L’abbiamo implorato.
Una politica che puoi trasformare in meme.
Un dio che puoi taggare.
Una teologia disponibile in cinque colori
al duty free dell’aeroporto.

A golden calf with Wi-Fi.
Limited edition.
Made in China.
Blessed in Florida.

Un vitello d’oro con il Wi-Fi.
Edizione limitata.
Made in China.
Benedetto in Florida.

Orange…
ain’t just the new God.
Orange is the color of forgetting.
Of screens glowing in the dark.
Of fried chicken at midnight.
Of sunsets on a planet we ghosted.

Arancione…
non è solo il nuovo Dio.
È il colore dell’oblio.
Degli schermi che brillano nel buio.
Del pollo fritto a mezzanotte.
Dei tramonti su un pianeta che abbiamo lasciato in visualizzato.

Roll credits.
Fade to orange.

Titoli di coda.
Sfuma in arancione.

(Blackout.)

ORANGE IS THE NEW GOD – Bonus Act

gravelly voice, like a preacher who’s done time. sounds of glitchy banjo, market ticks, and distant police sirens)

(voce roca, da predicatore che ha fatto la galera. sotto: banjo distorto, ticchettii di borsa, sirene in lontananza)

Picture this, alright?

Immagina questo, ok?

Trump in a room.
Not the Oval Office. Nah.
A real room. Dirty carpet. Three phones. Six cheeseburgers.
Four Taoist monks just sittin’ there meditatin’ like it’s a goddamn Apple commercial.
He’s tradin’ stocks in his underwear.
Armani blazer, miner’s helmet, no pants.

Trump in una stanza.
Non lo Studio Ovale. No.
Una stanza vera. Moquette sporca. Tre telefoni. Sei cheeseburger.
Quattro monaci taoisti seduti lì, che meditano come in una cazzo di pubblicità della Apple.
Lui che fa trading in mutande.
Giacca Armani, casco da minatore, niente pantaloni.

“Buy the dip. Juice it. Shoot the freakin’ Nasdaq.”
He laughs like a busted blender.
An ETF combusts.
The Tokyo Stock Exchange tilts 6 degrees south.
The Bible gets updated live by ChatGPT.

“Compra sul calo. Spremi tutto. Spara al Nasdaq, maledizione.”
E ride — come un frullatore rotto pieno di viti.
Un ETF prende fuoco.
La borsa di Tokyo si inclina sei gradi verso sud.
La Bibbia viene aggiornata in tempo reale da ChatGPT.

(pause)
(pausa)

That orange dome of his? Glowing like a radioactive satsuma.
He’s the messiah of meme finance.
One hand’s got a revolver. The other? A freakin’ Amazon gift card.

Quel cranio arancione? Brilla come un satsuma radioattivo.
È il messia della finanza-meme.
In una mano una rivoltella. Nell’altra? Una cazzo di gift card Amazon.

There’s a live rooster on the desk.
Name’s Milton.
Named after Milton freakin’ Friedman.
Every time it crows, another tech stock eats dirt.

Sulla scrivania c’è un gallo vivo.
Si chiama Milton.
Chiamato così per Milton, sì, quel Milton, cazzo di Friedman.
Ogni volta che canta, un’azione tech si schianta contro il cemento.

(proclaiming)
“God bless the free market,” he mutters, sendin’ an NFT of himself ridin’ a golden bull—naked—straight to his private Telegram.
Caption says:
“I am the yield. I am the sacrifice. I am the fin’ mess.”**
(proclama)

“Dio benedica il libero mercato,” mormora,
mentre invia un NFT di se stesso che cavalca un toro dorato — nudo —
direttamente al suo canale Telegram privato.
Sottotitolo:
“Io sono il rendimento. Io sono il sacrificio. Io sono la fottuta catastrofe.”

(pause)
(pausa)

Statues crumble on Wall Street.
Capitol alarms go off like it’s Black Friday.
But in his eyes?
Just neon. Ketchup. And divine delusion.

Le statue crollano a Wall Street.
Gli allarmi del Campidoglio suonano come fosse il Black Friday.
Ma nei suoi occhi?
Solo neon.
Ketchup.
E delirio divino.

(long laugh. too long. wrong kind of laugh.)
(risata lunga. troppo lunga. quella risata sbagliata, da post-realtà.)

Orange is the new god.
Cash is the new gospel.
And chaos?
Chaos is the only law left in town.

Arancione è il nuovo Dio.
Il contante è il nuovo Vangelo.
E il caos?
Il caos è l’unica legge rimasta in città.

(Blackout.)
(Blackout.)

17 maggio
Michele

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