Joshua Wong il giovane attivista pro democrazia è stato condannato a tredici mesi di prigione insieme a due altri attivisti, Agnes Chow ed Ivan Lam a pene inferiori all’anno, per aver partecipato alle proteste per la promulgazione della nuova legge sulla sicurezza di Hong Kong lo scorso 21 giugno.

Carrie Lam, l’amministratrice delegata di Hong Kong di nomina cinese, ha dichiarato che deve tenere tutti i suoi averi a casa propria perché non le è possibile avere un conto in banca. La Lam è nella lista di quindici funzionari rei dell’applicazione delle leggi liberticide di Hong Kong stilata dall’amministrazione statunitense. Gli istituti bancari temono il blocco di qualsiasi transazione finanziaria con gli Stati Uniti. La Lam, che deteneva fino al 2007 il passaporto del Regno Unito, si è detta onorata della sanzione ricevuta.

Jimmy Lai, il noto editore con simpatie pro democrazia è stato arrestato lo scorso tre novembre per una curiosa vicenda di uso improprio degli edifici dove si trovano gli uffici del suo Apple Daily. Il processo si svolgerà ad aprile, non è stata concessa la libertà su causzione.

La crisi Covid innalza il tasso di disoccupazione ad Hong Kong, sono a rischio oltre 100.000 operatori del settore ospitalità, bar e ristorazione, con la fine di novembre è scaduta la cassa integrazione, che non è stata rinnovata dalle autorità. Si calcola che Hong Kong, che non ha mai conosciuta la disoccupazione (stabilmente sotto i 4 punti percentuali) si troverà ad affrontare entro il primo trimestre 2021 un numero doppio degli attuali 6,4%.

I numeri delle infezioni covid che si limitavano a pochi casi al giorno, sono cresciuti in poche ore ad oltre 300 casi a seguito di un cluster emerso in una scuola di ballo, dove signore di una certa età si accompagnavano con maestri di ballo giovani e prestanti. La stampa locale stuzzicata dal tema ha indagato per scoprire, che le attività degli insegnanti non si limitavano a rumba e cha cha cha, ma si ampliavano a servizi di cura alla persona non propriamente convenienti.

Hong Kong ha posto delle strettissime limitazioni agli ingressi nel proprio paese, i soli che possono accedere sono cittadini residenti e stranieri che hanno un permesso di lavoro. All’arrivo saranno condotti in stanze protette dove non potranno uscire per la durata di quattordici giorni, chi ha vissuto l’esperienza la definisce inquietante, nelle stanze non era possibile aprire le finestre e la posta d’ingresso chiusa a chiave dall’esterno, la dimensione delle stanze non supera i quattordici metri quadri. 

E’ stata pubblicata l’annuale antologia dell’Hong Kong Writers Circle, il gruppo che riunisce autori in lingua inglese dal 1991, dal titolo “Masking the city”  poi presentato al Festival letterario internazionale di Hong Kong ad inizio novembre. Il tema di quest’anno è stato l’ombrello dell’allegoria (il simbolo della rivolta). Sedici gli autori, che utilizzando racconti fantastici, di fantascienza ed iperrealisti hanno affrontato il mutato clima di Hong Kong.

Il 14 novembre è andata in scena al Y Theatre a Chai Wan Road, “Rita” di Gaetano Donizetti, una deliziosa opera comica in un solo atto e composta da otto parti musicali e dialoghi, che racconta la vicenda di una donna che vede tornare il proprio marito creduto morto dopo aver sposato un altro uomo. L’opera è stata presentata dall’Istituto Italiano di Cultura e dal Consolato Generale d’Italia a Hong Kong. Il film sulla produzione dell’opera sarà trasmesso il prossimo 30 gennaio 2021 su RTHK.

Dicembre sarebbe il miglior mese per visitare Hong Kong. Siamo nella stagione secca, il cielo è terso di giorno ed il sole garantisce temperature gradevoli mai troppo calde. Durante la sera sarà comunque piacevole fare una passeggiata dopo aver cenato, di notte le temperature non scenderanno mai sotto i dieci gradi.

7 dicembre

 

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