Joseph Zen il cardinale emerito di Hong Kong ha compiuto a febbraio 90 anni.

Lo scorso 10 maggio Joseph Zen è stato arrestato dalla polizia di Hong Kong.

Le autorità lo hanno incriminato del reato di sedizione sulla base della legge sulla sicurezza, l’anziano prelato è stato liberato su cauzione la mattina successiva.

Due giorni prima, John Lee è stato nominato nuovo chairman di Hong Kong, mi si perdoni, e avvicenderà Carrie Lam il prossimo 1 di luglio. John Lee è stato il capo della polizia che ha “normalizzato” le proteste democratiche con pugno duro. Tutto chiaro e tutto semplice, Xi Jinping ha scelto un poliziotto ed il poliziotto si è messo al lavoro. 

Zen non dispone di una rete di agitatori, non ha credito in Vaticano, è troppo anziano per far qualcosa di eversivo, è un uomo di pace e di dialogo, ma ha memoria per raccontare la tragica storia del compromesso tra il Vaticano ed il partito comunista ed ha voce per chi vuole ascoltarlo. Due chiese separate, i vescovi nominati da Pechino tra gli uomini peggiori per squalificare la credibilità della chiesa di Roma, il divieto ai credenti di frequentare le chiese, la distruzione dei crocefissi e le nuove catacombe. Storia antica quanto la vita del cristianesimo in Cina e l’invito di  Zen a dubitare del comunismo.

A Roma lo ascoltano in pochi o peggio lo hanno lasciato giorni in attesa di essere ricevuto da Papa Francesco, che ha sussurrato, “E il cardinale Zen? È un brav’uomo … forse è un po’ spaventato, la sua età…’. Zen ha alzato le spalle e ricorda ” “La situazione in Cina è pessima. … Il Papa non sa molto della Cina. E potrebbe avere una certa simpatia per i comunisti, perché in Sud America i comunisti sono bravi ragazzi, soffrono per la giustizia sociale. Ma non i comunisti [cinesi]. Sono persecutori. Quindi la situazione, umanamente parlando, è senza speranza per la Chiesa cattolica: perché possiamo sempre aspettarci che i comunisti perseguitino la Chiesa, ma ora [i fedeli cattolici] non ottengono alcun aiuto dal Vaticano. Il Vaticano sta aiutando il governo, arrendendosi, dando tutto nelle loro mani …”. 

https://www.catholicnewsagency.com/news/43579/the-vatican-lost-everything-got-nothing-an-interview-with-cardinal-zen

La teologia della liberazione era davvero altra faccenda, nell’america del sud, schiava del latifondo, essere con i poveri era il destino della Chiesa di Cristo, la Cina vestita di bandiere rosse e armata di menzogna è semplice deserto d’umanità.

Vorrei che durante la prossima visita a Roma il cardinale Zen fosse ricevuto, non aspettando invano un incontro con il Santo Padre per giorni.

Vorrei …

3 giugno

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