Elon Musk, l’alieno in esilio, sogna deserti rossi e razzi.
Donald Trump, l’Imperatore alieno, brandisce la verità come un raggio laser e silura i suoi alleati con un colpo di pollice.
La Nasa, trasformata in un’astronave senza rotta, vaga nel vuoto cosmico mentre gli ordini rimbalzano come meteoriti impazziti.
Nel frattempo, Jared Isaacman—il cavaliere delle stelle, pilota e imprenditore—era stato scelto troppo in fretta per guidare la Nasa verso Marte. Ma altrettanto in fretta è stato sacrificato:
“Non è più nelle mie grazie. Presto nominerò un altro”, ha scritto Trump sul social Truth.
Un siluramento gelido, più letale di un laser, che ha lasciato Isaacman fluttuare come un satellite abbandonato.
Al suo posto, il nome che ora circola è quello di Steven Kwast, ex generale dell’Air Force, fervente sostenitore della militarizzazione dello spazio.
Meno Musk, meno sogni, più divise.
E la Nasa resta sospesa tra un’amministratrice provvisoria, Janet Petro, e un futuro incerto, mentre la Cina e l’India preparano le proprie missioni verso la Luna.
Ma mentre Musk e Trump si guardano come due alieni rivali—uno pronto a dichiarare guerra ai cloni, l’altro pronto ad abbandonare la Terra—un nuovo delirio emerge dalle profondità della paranoia terrestre.
La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera e ripostata da Trump stesso:
“Biden non è umano… è un clone-robot, un burattino meccanico controllato da forze aliene.”
Un’accusa folle, ma perfetta per un Imperatore alieno che vede nemici ovunque.
Nei corridoi al neon della Casa Bianca, consiglieri in giacca e cravatta sussurrano teorie complottiste, mentre la dottoressa bionda cammina in silenzio, portando con sé l’unica verità che conta davvero:
un amore proibito con un alieno verde.
“Diceva che la Terra era troppo piccola per i nostri sogni,” sussurra la dottoressa.
“Diceva che Marte era già qui, nel cuore di chi osa.”
Le luci al neon ronzano, la verità si fa liquida, e il muro alieno comincia a sgretolarsi:
mani che si stringono tra specie diverse, labbra che si incontrano tra galassie lontane.
I sogni conquistano le stelle, e il futuro appartiene a chi osa amare l’ignoto.
E quando la dottoressa posa la mano sulla pelle squamosa dell’alieno e sorride, dice con dolcezza:
“È solo verde… lui è meglio di tutti gli uomini che ho mai amato.”
7 giugno
Stay tuned: Ora tutto è chiaro: il vero conflitto non è tra uomini e alieni, ma tra alieni e robot.
Restate sintonizzati per il prossimo capitolo delle Cronache Aliene dalla Casa Bianca!