E’ un caso dell’estate, o almeno dovrebbe esserlo, ma il regolamento di conti in Russia a forma di spettacolo, espressione questa di Anna Applebaum, oscura ogni notizia.

Lu Si Wei un avvocato cinese specializzato in diritto penale e difensore di attivisti per la libertà di parola è stato arrestato in Laos, con l’accusa di ingresso illegale nel paese.

Lu Si Wei è attualmente incarcerato in attesa di essere estradato in Cina. Lu Si Wei, come riporta l’Osservatorio Internazionale di Avvocati in Pericolo, dal 2019 era il legale dell’attivista per i diritti umani Chen Jiahong incarcerato con l’accusa di “incitamento alla sovversione del potere statale“. Lu Si Wie non aveva mancato di denunciare le condizioni carcerarie del detenuto privato del sonno e malnutrito perché ammettesse la sua colpa.

Dal 2019 l’avvocato Lu Si Wei ha subito ogni forma di pressione e provvedimenti disciplinari, fino alla sospensione della licenza forense nel 2021.

Al momento dell’arresto risulta che Lu Si Wie avesse un passaporto valido ed un visto per gli Stati Uniti.

La notizia dell’arresto di Lu Si Wie ci ricorda che difendere un’attivista per i diritti umani in Cina equivale ad esserne complice, perché si contano a centinaia gli avvocati incarcerati per la loro attività professionale. La vicenda Lu Si Wie ci mostra come la lunga mano di Pechino superi i confini nazionali, e riesca a condizionare i paesi confinanti relegati a ruolo di paesi satelliti.

Le immagini dell’arresto dell’avvocato Lu Si Wie

27 agosto

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