La recente crisi energetica che ha colpito Spagna e Portogallo, con blackout improvvisi e diffusi, solleva più domande che risposte. Le cause restano incerte: non è chiaro se si tratti di un evento legato ai consumi, a guasti infrastrutturali o ad altri fattori più complessi e meno visibili. Senza indulgere in teorie complottiste, constatiamo che comprendere davvero l’origine di quanto accaduto si rivela, oggi, estremamente difficile.

Quel che è certo è che l’energia, all’improvviso, torna a imporsi come un’urgenza primaria, ridefinendo priorità che sembravano sopite. È in questo contesto che pubblichiamo, con gratitudine, un contributo prezioso della nostra amica Nanami Kawakami, ricercatrice universitaria giapponese specializzata in temi energetici, che ci ha inviato questo articolo. La sua formazione è eminentemente tecnica, ma la sua prospettiva si rivela particolarmente illuminante nell’affrontare e definire le complessità e le contraddizioni del periodo di transizione energetica attualmente in corso. La dottoressa Kawakami collaborerà con il nostro foglio, avendo manifestato grande stima per il nostro lavoro editoriale e la missione divulgativa che perseguiamo.

Il crepuscolo delle reti, crisi energetica e destino dell’equilibrio globale

Certe crisi non iniziano con un’esplosione. Iniziano con una lieve vibrazione sotto la superficie, un fruscio nei cavi, un sussurro nei trasformatori elettrici. Nessuno lo sente davvero, tranne forse quei pochi — ingegneri di rete, filosofi disillusi, bambini svegli la notte. È così che si avvicina la crisi energetica del mondo. Non con il buio, ma con una luce che chiede troppo.

Nel 2025, Elon Musk, moderno oracolo industriale, sale su un palco a Berlino e pronuncia parole semplici, quasi trascurabili: “Siamo sull’orlo di una crisi energetica globale.” Un silenzio tecnologico segue il suo annuncio, come se anche i microfoni avessero bisogno di ricaricarsi. La stampa lo chiama “allarme”. I critici parlano di marketing. Ma qualcuno, nei centri di controllo della rete elettrica tedesca, suda freddo.

I tre cavalli della corsa verso il blackout. Non sono demoni né alieni. Sono figli nostri. Le tre forze che stanno portando la rete globale verso il collasso si chiamano: Intelligenza Artificiale, Veicoli Elettrici, Criptovalute.

L’Intelligenza Artificiale è la più affamata. Per addestrare un singolo modello linguistico avanzato servono oltre 1.000 MWh. È come se un villaggio intero venisse svuotato della sua energia solo per far dire a una macchina: “Buongiorno, in cosa posso aiutarti?”. Nel 2024, i data center del mondo hanno consumato più di 620 TWh. Presto saranno mille.

I Veicoli Elettrici arrivano come una salvezza, ma caricano in silenzio il sistema come un virus lento. Nel 2024 ne sono stati venduti 20 milioni. Ogni auto richiede tra i 3 e i 7 MWh all’anno. La California ha già dovuto modulare le ricariche. Non è fantascienza: è controllo remoto dell’accesso all’energia.

Il Bitcoin è l’utopia che ha preso forma come incubo termico. Il mining ha consumato 143 TWh nel 2024. Una singola transazione Bitcoin può bruciare 1.300 kWh, quanto 50 giorni di una famiglia media europea.

E se tutte queste forze non fossero separate, ma parti dello stesso sogno ipertecnologico, una mente collettiva che continua a consumare anche quando non ha più bisogno?

Le reti sono stanche. I trasformatori in Germania hanno in media 46 anni. Negli Stati Uniti, l’ammodernamento delle reti costerebbe 300 miliardi di dollari. In India, il 30% dell’energia elettrica si perde nel viaggio. Evaporata, come se il sistema avesse sete.

Eppure nessuno si ferma. Tutti premiano il pedale: più AI, più veicoli, più valuta fittizia. Non importa che in Africa 600 milioni di persone non abbiano accesso stabile all’elettricità. Il progresso è una macchina elettrica guidata da un sogno e alimentata da un’illusione: che l’energia sia infinita.

A Oriente qualcosa è diverso. La Cina espande lentamente le sue reti, investendo 520 miliardi di dollari in accumulo e intelligenza elettrica distribuita. Il Giappone decentralizza, costruisce isole energetiche, micro-grid autonome capaci di sopravvivere a un sisma. In Bhutan, chi consuma poco non paga. Chi spreca, sì.

Qui il futuro non è una linea retta, ma un cerchio. Non è dominare la rete, ma risuonare con essa. Il vento non va domato, ma letto.

L’energia non manca. È mal distribuita. In Irlanda, i data center consumano il 18% dell’elettricità nazionale. In Nigeria, metà delle imprese lavora con generatori diesel. In Bangladesh, blackout quotidiani convivono con isole digitali in Europa.

Il confine non è più tra nord e sud. È tra inclusi ed esclusi. Tra nodi e silenzi.

Visioni dal margine: resistenza del limite

E se il futuro fosse una rottura? Un altro modo di pensare il tempo, l’energia, la connessione?

In Corea del Sud esistono villaggi che si spengono da soli la notte, per rispetto al silenzio. Un algoritmo sviluppato a Tsinghua consuma il 92% in meno di energia. In Bhutan, una comunità danza alla luce del sole e del fiume.

Sono isole fuori dal tempo, ma forse è lì che si nasconde il codice sorgente del futuro.

Forse Elon Musk ha ragione. Forse il blackout arriverà. Non sarà solo elettrico. Sarà ontologico. Un momento in cui il mondo capirà che non è il carico a essere troppo grande, ma il sistema a essere mal costruito.

Quando salterà la corrente, ci accorgeremo che ci sono due modi di stare al mondo: quello che accumula energia per diventare invincibile e quello che accoglie il limite per diventare invulnerabile.

Epilogo: la luce che resta

E allora? Che fare? Nulla, forse. O forse tutto: riscrivere il contratto tra tecnologia e natura, tra essere umani e reti, tra potere e tempo.

Il futuro non sarà fatto di gigawatt, ma di equilibri invisibili. Di reti che respirano, di algoritmi umili, di energie piccole ma continue.

Non serve più energia. Serve più coscienza energetica.

E in quell’attimo, forse, non sarà il blackout ad arrivare. Ma una nuova forma di luce.

Nanami Kawakami raffigurata da lei stessa

Fonti Energetiche e Dati Globali

  • International Energy Agency (IEA)

    Utilizzato per: crescita domanda globale elettricità, consumo data center, veicoli elettrici, previsione 2030.

  • BloombergNEF – Electric Vehicle Outlook 2024

    Dati sulle vendite EV globali, distribuzione geografica, penetrazione in Cina, stime MWh/car.

  • Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index (CBECI)

    Dati aggiornati sul consumo energetico del mining di criptovalute e relative comparazioni con paesi.

  • U.S. Department of Energy (DOE)

    • Grid Modernization Initiative, EV Infrastructure Trends

    Informazioni su stress di rete, costi aggiornamento infrastrutture, effetti della diffusione EV negli USA.

  • SEAI – Sustainable Energy Authority of Ireland

    • Data Centre Energy Demand Reports

    Quota percentuale di consumo elettrico da parte dei data center in Irlanda (oltre 17% nel 2024).


Fonti Paesi Asiatici / Oriente

  • State Grid Corporation of China (SGCC)

    • Smart Grid Construction Plan

    Investimenti totali superiori a 500 miliardi USD dal 2018 al 2024.

  • Vietnam PDP8 – Power Development Plan VIII (2023–2030)

    • Riconosciuto e sintetizzato in: IEA Southeast Asia Energy Outlook 2023

    Obiettivi rinnovabili, reti decentralizzate.

  • Japan Agency for Natural Resources and Energy (ANRE)

    • Post-Fukushima Microgrid Projects

    Dati su reti autonome, resilienza post-disastro.

  • International Renewable Energy Agency (IRENA)

    • Renewable Mini-Grids in the Global South (2023)

    Riferimenti a Bhutan, Ladakh, Filippine.

  • Tsinghua University – Energy Research Institute

    • Pubblicazioni su modelli “frugali” di IA a basso impatto computazionale (2023-2024).

    Esempi di alternative all’IA ad alto consumo.


Altre fonti integrate nel discorso narrativo

  • World Bank – Global Electrification Database (2024 update)

    Dati sull’accesso all’elettricità nei paesi in via di sviluppo.

  • Terna (Italia) e Bundesnetzagentur (Germania)

    Stato delle infrastrutture di rete (età media trasformatori, digitalizzazione parziale).

  • RTE (France)Schéma décennal de développement du réseau

    Valutazioni sull’adeguatezza delle reti europee all’elettrificazione accelerata.


Bibliografia

BloombergNEF. (2024). Electric Vehicle Outlook 2024. Bloomberg Finance L.P. Retrieved from https://about.bnef.com/electric-vehicle-outlook/

Cambridge Centre for Alternative Finance. (2024). Cambridge Bitcoin Electricity Consumption Index (CBECI). University of Cambridge. Retrieved from https://cbeci.org

International Energy Agency. (2023). Data Centres and Data Transmission Networks. IEA. Retrieved from https://www.iea.org/reports/data-centres-and-data-transmission-networks

International Energy Agency. (2024). Electricity 2024 – Analysis and forecast to 2026. IEA. Retrieved from https://www.iea.org/reports/electricity-2024

International Energy Agency. (2024). World Energy Outlook 2024. IEA. Retrieved from https://www.iea.org/reports/world-energy-outlook-2024

International Renewable Energy Agency. (2023). Renewable Mini-Grids for the Global South: Status and Trends. IRENA. Retrieved from https://www.irena.org

Japan Agency for Natural Resources and Energy. (2023). Resilient Microgrid Projects in Japan. Ministry of Economy, Trade and Industry (METI). Retrieved from https://www.enecho.meti.go.jp

RTE. (2024). Bilan prévisionnel de l’équilibre offre-demande d’électricité en France 2024–2030. Réseau de Transport d’Électricité. Retrieved from https://www.rte-france.com

SEAI – Sustainable Energy Authority of Ireland. (2024). Electricity and Data Centre Demand Reports. Government of Ireland. Retrieved from https://www.seai.ie

State Grid Corporation of China. (2024). Smart Grid Development Plan 2020–2025. SGCC. [Internal and translated summaries]

Terna. (2024). Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale 2024. Terna S.p.A. Retrieved from https://www.terna.it

Tsinghua University – Energy Research Institute. (2023). Energy-efficient AI and Green Computing Models. Tsinghua Press.

U.S. Department of Energy. (2023). EV Infrastructure Trends and Grid Modernization Initiatives. Office of Electricity. Retrieved from https://www.energy.gov/oe

Vietnam Ministry of Industry and Trade. (2023). Power Development Plan VIII (PDP8). Government of Vietnam. English summary available via IEA Southeast Asia Outlook 2023. Retrieved from https://www.iea.org/reports/southeast-asia-energy-outlook-2023

World Bank. (2024). Global Electrification Database (2024 Edition). World Bank Open Data. Retrieved from https://data.worldbank.org


Fonti Supplementari – Approfondimenti tematici


1. Complessità dei sistemi energetici e infrastrutturali

  • Hughes, T. P. (1983). Networks of Power: Electrification in Western Society, 1880–1930. Johns Hopkins University Press.

    Un classico sulla genesi storica delle reti elettriche come infrastrutture sociotecniche complesse.

  • Sovacool, B. K. (2021). The Energy Security–Sustainability Nexus: Governance challenges in a globalized world. Energy Policy, 152, 112235. https://doi.org/10.1016/j.enpol.2021.112235

    Esamina la tensione tra sostenibilità, sicurezza energetica e governance globale.


2. Data economy, AI e consumo energetico

  • Strubell, E., Ganesh, A., & McCallum, A. (2019). Energy and Policy Considerations for Deep Learning in NLP. arXiv preprint arXiv:1906.02243. https://arxiv.org/abs/1906.02243

    Uno studio pionieristico sull’impatto energetico dei modelli di deep learning e NLP.

  • Anthony, L. F. W., Kanding, B., & Selvan, R. (2020). Carbontracker: Tracking and Predicting the Carbon Footprint of Training Deep Learning Models. arXiv preprint arXiv:2007.03051. https://arxiv.org/abs/2007.03051


3. Critica epistemologica e tecnopolitica (taglio Dickiano)

  • Hornborg, A. (2019). Nature, Society, and Justice in the Anthropocene: Unraveling the Money-Energy-Technology Complex. Cambridge University Press.

    Una critica radicale al mito della neutralità tecnologica, con forte ispirazione sistemica ed etica.

  • Parikka, J. (2015). A Geology of Media. University of Minnesota Press.

    Un testo fondamentale sul materialismo mediale e l’ecologia profonda delle infrastrutture digitali.


4. Oriente, energia e filosofia del limite

  • Berlinguer, M. (2022). Il pensiero del limite in Asia orientale. In Rivista di Filosofia e Cultura Comparata, 34(2), 49–67.

    Approfondisce il concetto di “limite” nelle filosofie orientali, da Laozi al buddhismo zen, applicato alla tecnologia.

  • A. Appadurai (2013). The Future as Cultural Fact: Essays on the Global Condition. Verso.

    Riflessione teorica sul rapporto tra immaginazione, potere e infrastruttura, con esempi dall’Asia.


5. Visioni speculative e futuri energetici

  • Dunne, A., & Raby, F. (2013). Speculative Everything: Design, Fiction, and Social Dreaming. MIT Press.

    Fondamentale per integrare visione estetico-narrativa e analisi energetica, ideale per progetti con venature dickiane.

  • Latour, B. (2018). Down to Earth: Politics in the New Climatic Regime. Polity Press.

    Una guida filosofico-politica alla riformulazione dei concetti di modernità, rete e sopravvivenza.


 


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