I soldati cinesi soffrono della “malattia della pace”, lo dice il leader Xi Jinping, urge un vaccino per prepararli alla guerra.

“È necessario esplorare modi di addestramento e di preparazione alla guerra perché gli sforzi di controllo dell’epidemia sono stati normalizzati», ha detto Xi Jinping ripreso da Xinhua; «È necessario intensificare i preparativi per il combattimento armato, per effettuare in modo flessibile un effettivo addestramento militare di combattimento e per migliorare la capacità dei nostri militari di svolgere missioni militari.”

Xi Jinping, che presiede la Commissione militare centrale, ha detto che la pandemia ha creato sfide per i militari, ma l’integrazione tra sfera civile, militare e politica è stata un vantaggio durante la crisi. Il suo incontro con gli ufficiali del Pla, ovvero l’esercito cinese, è avvenuto quando la Cina ha annunciato un aumento del 6,6 per cento su base annua del suo budget per la difesa.

Durante il suo discorso al diciannovesimo congresso del partito nell’ottobre 2017, il presidente cinese Xi Jinping, aveva chiesto che il Pla “si trasformasse completamente in forze di classe mondiale” entro il 2050. Un apparente riferimento al raggiungimento di pari status con le forze statunitensi.

Dennis J. Blasko, già ufficiale di intelligence militare e ufficiale di area straniera specializzato in Cina e tra i massimi esperti dell’esercito cinese scrive:

“I media cinesi esortano spesso le truppe a superare la “malattia della pace” (hépíng bìng, 和平 ), “abitudini del tempo di pace” (hépíng jīxí, 和平 ) e “pratiche del tempo di pace [o problemi]” (hépíng jībì, 和平 积弊) . Il regolamento recentemente annunciato per migliorare le ispezioni centralizzate di formazione ha citato specificamente la necessità di eliminare le “pratiche in tempo di pace” … “Se i soldati hanno un atteggiamento in tempo di pace non si aspettano di andare in guerra durante il loro periodo di servizio. La richiesta è di essere in grado di “combattere e vincere” e “curare la malattia di pace”.

Se non si combatte non si è allenati a farlo, l’ultima guerra cinese data il 1979 e ha visto l’esercito di Pechino essere sconfitto dal Vietnam, nell’attesa della rivincita, si legga l’articolo del The Diplomat in allegato, i cinesi affilano le armi con l’India per qualche vallata himalaiana.

Se Hong Kong è stato forse il boccone avvelenato ai cinesi, per mostrare al mondo le vere ambizioni egemoniche di Xi Jinping, più complesse sono le azioni del mar della Cina meridionale dove gli Stati Uniti ed i loro alleati regionali hanno schierato la flotta, mortificando le pretese territoriali del drago cinese.

Il recente articolo del New York Times di Rick Gladstone, “How the Cold War Between China and U.S. Is Intensifying” dello scorso 22 luglio, mostra come ambizioni militari, commercio, tecnologia, media e diplomazia, le ragioni di scontro tra l’amministrazione Trump e il Partito comunista al potere in Cina stanno acuendosi, più correttamente, non l’amministrazione Trump, gli Stati Uniti.

Non omnibus notum est

 

https://www.nytimes.com/2020/07/22/world/asia/us-china-cold-war.html

 

http://www.xinhuanet.com/english/special/2017-11/03/c_136725942.htm

 

http://www.agcnews.eu/cina-lesercito-deve-essere-piu-pronto-alla-guerra/

 

https://thediplomat.com/2019/05/vietnam-is-the-chinese-militarys-preferred-warm-up-fight/

 

https://warontherocks.com/2019/02/the-chinese-military-speaks-to-itself-revealing-doubts/

 

5 agosto 20

 

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