La Luna nell’acqua # 2

Il problema direbbe Bernie Glassman, il guru di Jeff Bridges e creatore del personaggio del “Drugo” nel Grande Lebowski, è che “ci aspettiamo un certo risultato e possiamo diventare così fissati da non riuscire a fare più niente, gli obiettivi vanno bene; quello che non va è restare intrappolati nelle aspettative e nell’attaccamento ad un risultato finale”.

Difficile trovare una spiegazione a cosa sia Zen. Definizione fluida di ricerca di armonia ed equilibrio che rifugge dalle parole e dalle categorie. Contemplazione ed equilibrio di gusto orientale, a cui non occidentali siamo attratti per effetto di precipitazione culturale, avendo dimenticato le esperienze monacali delle nostre religioni.

Il tema è la vanità e sulla sciocca illusione di avere del proprio mondo il controllo, riporto questa breve storiella zen, riportata dal libro 101 storie Zen, edito da Adelphi, naturale seconda parte della precedente storia della luna e dell’acqua, riportata il giorno prima.

“Niente luna, niente acqua”

“Quando la monaca Chiyono, studiava lo Zen con Bukko di Engaku, per molto tempo non riuscì a raggiungere i frutti della meditazione. Finalmente, in una notte di luna, stava portando dell’acqua in un vecchio secchio tenuto insieme con una cordicella di bambù. Il bambù si ruppe e il fondo del secchio cadde, e in quel momento Chiyono fu liberata!”

Una storia che il regime di Pechino ha dimenticato in questi pazzi sei mesi, tracciando una linea e perseguirla in modo testardo, senza capire che il mondo andava in un’altra direzione, per ritrovarsi senza acqua, senza luna a mani vuote.

 

Jeff Bridges e Bernie Glassman, “Il drugo e il maestro zen”, Mondadori, 12 euro

 

101 Storie Zen, a cura di Nyogen Senzaki e Paul Reps, Adelphi, 10 euro

 

22 giugno 20

 

 

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