Oggi è il 3 dicembre 2045. Sono tre anni esatti dalla scomparsa di Michele C.

Il 3 dicembre 2042 alle otto della mattina ha lasciato il villaggio di Mae Hong Son in una remota area del triangolo d’oro della Tailandia, con un solo zaino di cuoio per una breve escursione. Michele è stato visto un paio di ore dopo da un gruppo di trekkers francesi con i quali ha scambiato poche parole. Da quel momento non si hanno più testimonianze e notizie di Michele.

Le ricerche erano iniziate con il colpevole ritardo di un paio di giorni per l’indifferenza manifestata dal proprietario del Lodge, che non vedendo tornare Michele in serata non si era allarmato. “E’ comune che i nostri ospiti possano passare la notte fuori, noi siamo una base d’appoggio e nulla di più” aveva affermato Jaidee, il responsabile della lounge alla polizia tailandese.

Le ricerche come sapete non hanno dato le risposte che tutti noi desideravamo.

Michele se ne è andato senza salutarci per un’ultima volta, aveva quasi 95 anni ma manteneva una sorprendente forza e vitalità fino agli ultimi giorni.

“Le migliori cose le ho fatte dopo gli ottanta anni”, ricordava con un ghigno, così i premi tardivi ad un importante Festival in Svizzera a Locarno ed il romanzo biografico che lo aveva portato nei primi posti delle vendite negli Stati Uniti.

Dopo tanto tempo la maggior parte degli amici spera che sia ancora vivo e sono certo che sarà così anche tra venti anni, perché ad un artista ed un poeta non è dato morire.

In quanto a me, rimango solo testimone di quanto mi aveva confessato tanti anni prima, la volontà di scomparire quando la fine si sarebbe fatta vicina e quando nei suoi occhi il desiderio si fosse affievolito fino a diventare ricordo.

Credo che ha deciso così, da chi ama la vita fino a celebrarla con un addio tanto certo, comprensibile ma anche misterioso.

Michele è scomparso tra le verdi colline di Mae Hong Son un giorno di dicembre quando il cielo di giorno è sempre terso e di notte è ancora possibile trovare una discreta casa dell’oppio approdo dell’ultimo viaggio.    

3 dicembre

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