L’articolo dello scorso 15 febbraio a firma Associated Press “China played leading role in spreading Covid-19 conspiracies, investigation finds” pubblicato dal South China Morning Post, ci racconta qualcosa di diverso sulla storia del virus Covid Sars 2.
Si ricorda che la Cina ha una propria campagna di informazione sulla genesi del virus. Il portavoce del ministro degli esteri cinesi Zhao Lijian ha twittato il 12 marzo 2020, “Quando è iniziato il paziente zero negli Stati Uniti? Quante persone sono infette? Quali sono i nomi degli ospedali? Potrebbe essere l’esercito americano a portare l’epidemia a Wuhan. Sii trasparente! Rendi pubblici i tuoi dati! (riferito a Trump?!) Gli Stati Uniti ci devono una spiegazione!
Nei soli due giorni 12 al 13 marzo Zhao ha fatto un totale di undici tweet. Le parole di Zhao sono state citate oltre 99.000 volte nelle sei settimane successive, in almeno 54 lingue, secondo l’analisi condotta da DFRLab.
Le feluche cinesi fedeli alla Wolf warriors diplomacy hanno sostenuto le tesi di Zhao e così i principali tabloid in lingua inglese del partito comunista cinese Global Times, China Daily e People’s Daily.
La tesi di Zhao Lijiang è che il virus potrebbe essere nato nel US Army Medical Research Institute of Infectious Diseases a Fort Detrick nel Maryland, un laboratorio chiuso dagli americani nel 2019. La testimonianza di un articolo tanto interessante sul sito del giornale di Hong Kong, mostra come la narrazione della genesi del virus Covid Sars 2 sia speculare e simmetrica in Cina ed in Occidente. Mentre Zhao Lijian attaccava gli Stati Uniti, il presidente Trump pubblicava un tweet il 27 marzo lodava il lavoro effettuato dai cinesi per il contenimento della pandemia, “Ho appena terminato un’ottima conversazione con il presidente Xi. Abbiamo parlato del coronavirus che sta devastando gran parte del mondo. La Cina ha sofferto molto e ha un’approfondita conoscenza del virus. Stiamo lavorando a stretto contatto nel rispetto reciproco”.
Discrasia temporale e cattiva informazione che trovava a breve una risposta. Nei giorni successive le due superpotenze affermano che il virus è esito di manipolazione umana, fuggito per colpa o dolo dal laboratorio del proprio rivale strategico. Sarebbe la natura stessa del virus a mostrare che qualcuno abbia le mani sporche di marmellata e cerchi di nasconderle.
L’ipotesi della zoonosi (naturale) appare legata l’Organizzazione mondiale della sanità, che ha avuto accesso al laboratorio di Wuhan ad oltre un anno dalla pandemia per cercare indizi e fare ipotesi. Ad accogliere il gruppo di scienziati la dottoressa Shi Zen-Li, la storica direttrice dell’istituto di Wuhan. La Shi è riapparsa dopo mesi di silenzio, da quando che era stata allontanata dalle autorità e commissariato dai biologi militari del People Liberation Army e sostituita da Chen Wei, esperta di armi biochimiche.
Le indicazioni che ci portano alla Pestis Manufacta appaiono tanto fondate da giustificare le accuse reciproche delle superpotenze, ed indirizzare l’ambigua Organizzazione Mondiale della Sanità verso le “risposte non risposte” ad uso di un pannicello caldo.
Le omissioni e le responsabilità possono essere così minimizzate dai media di tutto il mondo, fino al South Morning China Post che definisce le accuse reciproche mera disinformazione.
Nuove parti di Sinossi di una pandemia seguiranno nei prossimi giorni.
28 febbraio
https://www.globaltimes.cn/page/202101/1213588.shtml
https://www.globaltimes.cn/content/1189967.shtml
http://en.people.cn/n3/2021/0219/c90000-9819725.html
http://en.people.cn/n3/2021/0129/c90000-9814586.html
http://en.people.cn/n3/2021/0105/c90000-9805962.html
https://www.globaltimes.cn/page/202102/1216432.shtml
https://global.chinadaily.com.cn/a/202005/28/WS5ecf46a9a310a8b241159267.html
https://www.chinadaily.com.cn/a/202005/29/WS5ed0c9b6a310a8b241159860.html
https://www.chinadaily.com.cn/a/202006/14/WS5ee2b06aa31083481725275c.html
https://www.chinadaily.com.cn/a/202007/13/WS5f0bb987a310834817258ea3.html
https://epaper.chinadaily.com.cn/a/202007/13/WS5f0bb215a3107831ec75370d.html