“Se sei una persona comune come lo siamo noi”, ha detto Pornanand Glanprasert, “il caso quando si apre è già chiuso, è difficile che possa essere processato o anche punito”.

Così il fratello del poliziotto thailandese, investito ed ucciso nel 2012 dal ricchissimo nipote del fondatore della bevanda energetica Red Bull, la cui famiglia è tra le dieci più ricche di tutta l’Asia.

Vorayuth Yoovidhaya, il rampollo della famiglia guidava una Ferrari strafatto di alcol e di droga, arrestato e poi sfuggito per anni alla giustizia grazie alla complicità delle autorità ed ai soldi della famiglia.

Oggi il reato è prescritto e potrà tornare in Thailandia da uomo libero, la sottile minaccia della famiglia di trasferire all’estero la produzione della bevanda energetica è scongiurata, ma la famiglia in queste ore prende le distanze dal responsabile, la notizia ha scandalizzato la società thailandese più di quanto fosse atteso e la notizia è rimbalzata su tutti i giornali del mondo.

La Thailandia è un paese corrotto ed è anche tra le nazioni dove si ha la più iniqua distribuzione del reddito, inevitabilmente le conseguenze ricadono sull’intera società ed il sistema giudiziario non ne è immune.

Banyong Pongpanich, presidente di Phatra Securities, commentando i risultati del Global Wealth Databook 2018 del Credit Suisse condotto su 40 paesi, ha scritto che l’ingiustizia nella distribuzione della ricchezza rappresenta la più grossa perdita di opportunità per la crescita del paese.

Nel 2016, i thailandesi più ricchi dell’1% (500.000 persone) possedevano il 58,0% della ricchezza del Paese, all’altra estremità della scala, i thailandesi più poveri pari al 10% avevano una ricchezza pari a zero o negativo, per effetto dei debiti contratti.

Altri opinionisti come Pravit Rojanaphruk, hanno un’opinione diversa “Non si esageri sul fatto che la Thailandia sia davvero la società più disuguale sulla terra. Personalmente penso di no, anche se la disuguaglianza è piuttosto grave. Esistono diversi modi per misurare la disuguaglianza. Ecco alcuni aspetti che ci ricordano la situazione: Cominciamo con la Bangkok deserta durante le vacanze di Capodanno appena concluse. Le strade di Bangkok erano quasi vuote poiché la maggior parte delle persone che lavoravano nella capitale sono tornate in campagna, per visitare la loro casa natale. Significa che Bangkok è ciò che i sociologi chiamano “Premium city”, un centro urbano singolarmente grande dove si concentrano la maggior parte delle funzioni e dei posti di lavoro. Bangkok, che è almeno 10 volte più grande della seconda città più grande, Chiang Mai, è una testimonianza concreta delle disparità di opportunità del paese. Se sei nato nella provincia e hai avuto il beneficio di un’istruzione abbastanza buona, verrai probabilmente a Bangkok per cercare lavoro commisurato alle tue capacità o tentare la fortuna in una nazione con un’economia più sviluppata.”

Forse la conclusione di Wannaphong Durongkaveroj spiega più di ogni altra il “mistero” thailandese:

“Vi sono altri motivi più convincenti per cui la disuguaglianza non è un problema sociale urgente in Thailandia. In primo luogo, c’è “Thainess”. I thailandesi sono spesso descritti come amichevoli, educati, modesti, rispettosi, puliti e discreti. Un altro tratto importante è “kreng jai”. Non esiste una traduzione inglese esatta, ma significa qualcosa come considerazione o deferenza. Sebbene sia positivo che i thailandesi pensino alle altre persone, spesso ci impedisce di parlare direttamente di ciò che vogliamo. Questa caratteristica sembra influenzare le decisioni del movimento sociale, ad esempio, la marcia e le proteste, e un alto grado di “kreng jai” può significare una tolleranza straordinariamente elevata per le disparità di reddito. In secondo luogo, l’esercito tailandese ha un ruolo significativo nella politica tailandese. Dall’ultimo colpo di stato del 2014, ci sono state regole rigorose per gli incontri politici, anche per le conferenze accademiche. Ciò limita anche la possibilità di qualsiasi tipo di movimento sociale.”

La famiglia del poliziotto è stato reso noto, avrebbe ricevuto privatamente una somma di circa 100.000 euro a compensazione del delitto.

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https://it.wikipedia.org/wiki/Indice_di_percezione_della_corruzione

 

https://data.worldbank.org/indicator/SI.POV.GINI?locations=TH

 

28 luglio 20

 

 

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