“Dunque ho quindici anni e mezzo. Un traghetto attraversa il Mekong”.

 L’amante di Marguerite Duras, pubblicato quando l’autrice era già anziana è il racconto di un’iniziazione alla vita nel segno di un destino già scritto. Il breve romanzo della Duras vicino alla fine della vita, racconta di sé e di un mondo che sovente viene rimosso, quello dei bianchi delle colonie schiantati dalla storia ritrovati in un mondo senza riferimenti, “non ci sono stagioni in questi paesi, il clima è sempre uguale, afoso, monotono, siamo in quella fascia calda della terra che non ha primavera, non ha risvegli”.

 Francesi e colonialisti, ma anche poveri tra i poveri, dove il poco di più rispetto ai locali non basta e non serve,

“Avevamo un boy e mangiavamo, a volte, è vero, delle porcherie, trampolieri, piccoli caimani, ma erano porcherie cucinate e servite dal boy, anzi ogni tanto le rifiutavamo, ci concedevamo il lusso di non aver voglia di mangiare” una madre sola e fragilissima, il disincanto del fratello “è riuscito solo a diventare un modesto contabile a Saigon”  e la cittadina di Vinh long, sulle sponde del fiume Mekong sullo sfondo di una storia rovesciata, dove la ragazzina è europea e povera e l’amante è orientale e ricco, la cui pratica era riconosciuta ed accettabile nella società cinese, ieri come oggi conformista e conservatrice.

Il romanzo della Duras era troppo furbo per non avere successo, vinse il premio Goncourt nel 1984, vi fu a distanza di pochi anni una fortunata rappresentazione cinematografica con una splendida Jane March attrice inglese di sangue misto e vietnamita, perché era autobiografico e perché sfiorava i temi dell’iniziazione alla vita, dell’esotismo, della dissoluzione del mondo coloniale e del ribaltamento dei ruoli, dove la madre porta “calze di cotone rammendate” ed accetta, quasi inconsapevolmente, che “la figlia si vesta come una prostituta bambina” e da lei ricevere il denaro del ricco amante cinese.

 Si ritiene a ragione che la storia venga scritta dai vincitori, in questa circostanza la letteratura ha sorriso alla versione dei perdenti.

 

16 agosto 20

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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